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Pier Francesco Ferrucci

Chissà che un giorno non ricominci a scolpire…

Medico non più troppo burlone, Pier Francesco Ferrucci, Piero o Ferruccio per i nemici, è nato il 4 ottobre del 1964 a Livorno. Discreto sciatore, rissoso per giusta causa, curioso del presente e del passato, al Liceo Classico Sperimentale Niccolini/Guerrazzi ha conosciuto i compagni di classe che avrebbero più influenzato la sua vita futura: Elisabetta Ciuti, divenuta poi architetto oltre che sua moglie e madre del figlio Filippo, e i tutt’ora amici Michele Ghelarducci, Michele Genovesi e Pietro Luridiana con cui ha condiviso l’esperienza legata al famoso scherzo delle false teste di Modì ritrovate nel fosso reale di Livorno. Tutti, ognuno a modo suo, veri artisti capaci di concretizzare l’occasione in un’opportunità, con l’intuito di chi ha tanti interessi, la spavalderia dei diciottanni e l’aiuto di imprevedibili coincidenze. E pensare che proprio al liceo, pur essendo un buon studente, Francesco fu rimandato in storia dell’arte per essersi rifiutato di studiare sul libro dell’Argan… Successivamente ha preso il brevetto di paracadutista sportivo e di subacqueo, ha ottenuto la cintura nera di Karate, si è laureato in Medicina e specializzato in Oncologia, ha viaggiato, lavorato come biologo molecolare e cercato di sviluppare quella nuova scienza che si chiama medicina (oncologia) traslazionale che ha il compito di trasformare le scoperte scientifiche in novità terapeutiche rapidamente disponibili per la cura. Attualmente, in realtà ormai da più di 20 anni, vive a Milano dove lavora come oncologo all’Istituto Europeo di Oncologia, in qualità di responsabile del trattamento non chirurgico del melanoma e di altri tumori cutanei. È anche orgoglioso Direttore Scientifico della Fondazione Grazia Focacci, onlus dedicata alla ricerca sul cancro ed al sostegno dei malati di questa malattia e delle loro famiglie. L’interesse per l’arte è rimasto immutato ma grazie ad Elisabetta è virato più sul contemporaneo e chissà che un giorno non ricominci a scolpire…

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