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Laura Boella

La filosofia e le/gli imperdonabili

LAURA BOELLA è professore ordinario di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano. Ha frequentato il Liceo Classico “Silvio Pellico” di Cuneo ed è stata allieva del Collegio Medico-Giuridico della Scuola Normale Superiore di Pisa laureandosi in Giurisprudenza con una tesi in Filosofia del diritto. 1983 al 2001: Professore associato confermato di Storia della Filosofia morale, quindi di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano 1978-1982: Assistente ordinario di Dottrina dello Stato, quindi di Filosofia del diritto presso l’Università di Pisa, Facoltà di Scienze Politiche e Facoltà di Giurisprudenza, quindi di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale di Milano Le sue pubblicazioni riguardano innanzitutto il marxismo critico e la filosofia dell’utopia, visti nel contesto della filosofia classica tedesca, dello storicismo e delle scienze della cultura, nonché della fenomenologia e della filosofia dell’esistenza. Documentano questo ambito di ricerca: Il giovane Lukacs, De Donato, Bari 1977; Ernst Bloch. Trame della speranza, Jaca book, Milano 1987; Dietro il paesaggio. Saggio su Simmel, Unicopli, Milano 1988. Si è quindi dedicata allo studio del pensiero femminile del ‘900, proponendosi come una delle maggiori studiose di Hannah Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano e Edith Stein. In questo ambito di riflessione, ha sviluppato in particolare il tema delle relazioni intersoggettive e dei sentimenti di simpatia, empatia, compassione. I suoi contributi comprendono: Hannah Arendt. Agire politicamente, pensare politicamente, Feltrinelli, Milano 1995 (2 ed. 2005); Cuori pensanti. Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano, Tre Lune, Mantova 1998; Morale attraverso le lettere e l’amicizia. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy, in L. Boella-R. De Monticelli-R. Prezzo-A.M. Sala, Filosofia, ritratti, corrispondenze, a cura di F. De Vecchi, Tre Lune, Mantova 2000, Politica e morale dell’amicizia. Il carteggio Arendt-Heidegger,, in “Fenomenologia e Società”, n.3/2001, XXIV, pp. 3-22; Empatia e povertà dell’esperienza, in F. Botturri- F. Totaro- C. Vigna (a cura di), La persona e i nomi dell’Essere. Studi di filosofia in onore di Virgilio Melchiorre, Vita e Pensiero, Milano 2001; A viva voce. La confessione in Maria Zambrano, in AA.VV. Maria Zambrano. In fedeltà alla parola vivente, a cura di C. Zamboni, ALINEA, Firenze 2002, pp. 57-66, La differenza che si fa mondo, libertà, giudizio e Il pensiero che nasce all’interno dell’esperienza del vivere in AA.VV., Femminile plurale. Pensare la differenza, a cura di A. Lazzarini, Tre Lune, Mantova 2003; Grammatica del sentire. Compassione, simpatia, empatia, CUEM, Milano 2004. Ha curato il numero monografico (318, 2003) di “aut aut” dedicato a: Bioetica dal vivo. Ha scritto l’introduzione, Come preservare il desiderio di pensare al volume di H. Blumenberg, Concetti in storie, Medusa, Milano 2004 . Il più recente contributo alla conoscenza di una filosofa riguarda Jeanne Hersch, di cui ha curato l’edizione italiana e l’introduzione a Rischiarare l’oscuro. Autoritratto a viva voce, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2006. Ha sviluppato la riflessione sull’empatia in Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia, Raffaello Cortina, Milano 2006. In Neuroetica. La morale prima della morale, Raffaello Cortina, Milano 2008 ha affrontato un campo innovativo, quello dell’influsso delle neuroscienze sulla morale, il diritto, la società. Le sue recenti pubblicazioni riguardano l’etica: Il coraggio dell’etica. Per una nuova immaginazione morale, Cortina, Milano 2012; Vita morale. Dovere, virtù, amore in Vladimir Jankélévitch, Cortina, Milano 2014. Sul rapporto tra vita, scrittura e non contemporaneità al proprio tempo ha pubblicato Le imperdonabili. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo, Mimesis, Milano 2013. Tra i numerosi lavori di traduzione e cura di testi, significativi sono quelli che hanno contribuito all’introduzione in Italia del pensiero della “Scuola di Budapest”. Cfr. Introduzione (con A. Vigorelli) a A. Heller, Morale e rivoluzione, Savelli, Roma 1979, pp.9-16; Introduzione a A. Heller, La filosofia radicale, Il Saggiatore, Milano 1979, pp.VII-XVI; Introduzione a M. Vajda, Sistemi sociali oltre-Marx, Feltrinelli, Milano 1980, pp.7-28. Ha curato l’edizione italiana dei principali scritti di Ernst Bloch degli anni ’30: Tracce, Garzanti, Milano 1997; Eredità del nostro tempo, Il Saggiatore, Milano 1992; Geographica, Marietti, Genova 1993. Ha curato l’edizione italiana delle seguenti opere di Hannah Arendt: Il concetto d’amore in Agostino, SE, Milano 2000; L’umanità in tempi bui, Raffaello Cortina, Milano 2006. Ha curato l’edizione italiana di M. Scheler, Il valore della vita emotiva, Guerini, Milano 1999 e la nuova traduzione di M. Scheler, Essenza e forme della simpatia (1923), Franco Angeli, Milano 2010. Ha curato l’edizione italiana di M.L. Knott, Hannah Arendt. Un ritratto controcorrente, Cortina, Milano 2012 Ha curato l’edizione italiana del saggio di V. Jankélévitch, Simmel filosofo della vita, Mimesis , Milano 2013

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