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Giuseppe Remuzzi

Se per dare al mondo una nuova vita si muore

Il Prof. Giuseppe Remuzzi si è laureato in Medicina e Chirurgia a Pavia nel 1974. Nel 1977 si è specializzato presso l’Università di Milano in Ematologia Clinica e di Laboratorio e nel 1980 si é specializzato in Nefrologia Medica presso la stessa Università. Dal 1996 gli è stato conferito l’incarico di Direttore del Dipartimento Pubblico-Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti e Istituto Mario Negri), dal 1999 è direttore dell’U.O. di Nefrologia e Dialisi e dal 2011, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Azienda Opspedaliera Papa Giovanni XIII (ex Ospedali Riuniti) di Bergamo. Fin dall’inizio della sua attività il Prof. Remuzzi ha affiancato al lavoro clinico in Ospedale un’intensa attività didattica e di ricerca. Da quando l’Istituto Mario Negri ha aperto la sua sede a Bergamo, il Prof. Remuzzi coordina tutte le attività di ricerca della sede di Bergamo dell’Istituto Mario Negri e dal 1992 del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare. La sua attività scientifica riguarda soprattutto le cause delle glomerulonefriti e i meccanismi di progressione delle malattie renali. In particolare vanno considerati i risultati degli studi ” REIN” (che hanno dimostrato l’efficacia del trattamento con ACE inibitore nel rallentare e in alcuni casi arrestare la progressione del danno renale, evitando la dialisi, nelle nefropatie croniche con proteinuria) e BENEDICT (che hanno dimostrato che è possibile nel diabetico prevenire il danno renale e cardiovascolare). Il Prof. Remuzzi ha anche fatto molti studi nel campo del rigetto del trapianto. In questo settore gli studi recenti del Prof. Remuzzi e dei suoi collaboratori hanno dimostrato per la prima volta che è possibile ottenere nell’animale la sopravvivenza indefinita di un organo incompatibile senza farmaci antirigetto “educando” il timo a riconoscere l’organo trapiantato come proprio. Nelle sue ricerche ha inoltre affrontato il problema del grande divario tra limitata disponibilità di organi da trapiantare e crescente numero di pazienti in attesa di un trapianto. Con un approccio innovativo (trapianto di due reni di persone anziane in un solo ricevente, dopo accurata valutazione delle condizioni degli organi) queste ricerche hanno permesso di aumentare il numero dei trapiantati. Le ricerche più recenti riguardano le possibilità di rigenerare i tessuti e creare organi in laboratorio utilizzando cellule staminali. E’ l’unico italiano ad essere membro del Comitato di redazione delle riviste “The Lancet” e “New England Journal of Medicine” (1998-2013 giugno); è stato uno dei vice-direttori della rivista “American Journal of Kidney Diseases” e fa parte del comitato editoriale di “American Journal of Transplantation, Kidney International e Clinical Journal of the American Society of Nephrology”. E’ stato nominato membro dell’ “American Association of Physicians” di Washington e del “Royal College of Physicians” di Londra. E’ stato insignito di “Jean Hamburger Award” (2005, Singapore) da parte della Società Internazionale di Nefrologia. Nel 2003 è stato nominato Professore Onorario presso l’Università di Maastricht e Professore Aggiunto dello Scripps Research Institute di La Jolla, Stati Uniti e nel 2008 Professore Onorario presso l'università di Cordoba, Argentina. E’ membro del “Gruppo 2003”, scienziati italiani più citati al mondo della letteratura scientifica (Institue for Scientific Information, Philadelphia). Ha ricevuto nel 2006 il riconoscimento di Commendatore della Repubblica e recentemente (novembre 2007) ha ricevuto da parte della Società Americana di Nefrologia (ASN) il più prestigioso premio nel campo della nefrologia, il “John P. Peters Award”. Ad aprile 2011 ha ricevuto l'ISN AMGEN Award durante il Congresso Mondiale della Nefrologia a Vancouver. A Novembre 2011 è stato il vincitore della terza edizione del premio internazionale per la nefrologia "Luis Hernando" assegnato dalla Iñigo Alvarez de Toledo Renal Foundation (FRIAT) a Madrid. Dal giugno 2013 è presidente della International Society of Nephrology per il biennio 2013-2015. Il Prof. Remuzzi è autore di più di 1156 pubblicazioni su Riviste Internazionali e di 13 libri, è editorialista del Corriere della Sera

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