
Giampiero Rossi
Così le mafie hanno conquistato Milano
Cinquant'anni, giornalista, ha iniziato a occuparsi di infiltrazioni mafiose al nord alla fine degli anni Ottanta, sulle pagine del mensile Società Civile, che denunciava il pericolo negli anni dell'inflessibile negazionismo della "Milano da bere". Ha proseguito negli anni Novanta, sulle pagine della cronaca cittadina dell'Unità, dove ha raccontato le grandi retate e i primi maxiprocessi antimafia celebrati lontano dalle terre di insediamento "tradizionali" della criminalità mafiosa.
Insieme a Mario Portanova e Franco Stefanoni ha pubblicato nel 1996 il libro "Mafia a Milano", che per la prima volta raccoglieva tutte le vicende che, dagli anni cinquanta in poi, hanno portato all'insediamento e poi alla conquista del territorio milanese e lombardo da parte delle mafie (tutte le mafie delle regioni del sud).
Nel 2008 pubblica "I boss di chinatown", viaggio nella criminalità cinese in Italia (scritto con Simone Spina) e nel 2011 pubblica la seconda edizione di "Mafia a Milano", arricchita dalle nuove vicende di "colonialismo mafioso", soprattutto calabrese, in terra padana.
Proprio su questo, in aprile, sta per uscire il nuovo libro "La Regola - giorno per giorno la 'ndrangheta in Lombardia" che racconta sulla base delle intercettazioni telefoniche e ambientali come ragionano e come agiscono i boss calabresi che hanno occupato il territorio milanese e brianzolo, dove stanno conquistando pezzi di economia e spazi politici .
Un secondo filone di impegno professionale e civile, sviluppato nel corso degli anni" riguarda la salute e sicurezza del lavoro e, in particolare, il caso Eternit e la strage provocata dalle polveri e dai residui di amianto a Casale Monferrato. Nel libro "La lana della salamandra", del 2008, viene ricostruita l'intera tragica vicenda della cittadina piemontese, dall'insediamento della fabbrica alle migliaia di morti che ancora oggi si perpetuano al ritmo di almeno cinquanta all'anno. E nel 2010, pubblicando "Amianto - Processo alle fabbriche della morte" ha portato alla luce tutte le prove d'accusa nei confronti delle dinastie di miliardari svizzeri e begli che hanno lucrato sull'impero dell'amianto.
Sempre sul tema del drammatico conflitto tra diritto al lavoro e dritto alla salute, ha pubblicato "Il lavoro che ammala" nel 2010 e "Il lavoro che uccide" nel 2015.