
Francesca Rossi
Arte: che passione!
Dopo un’intensa carriera sportiva come canoista fluviale e mountain biker, compiuti gli studi universitari in Lettere a Padova e la Specializzazione in storia dell’arte moderna all’Università Cattolica di Milano, è entrata al Museo di Castelvecchio di Verona, dove per sedici anni ha ricoperto il ruolo di conservatrice della Pinacoteca, della collezione delle Sculture e del Dipartimento Disegni e Stampe.
Nella sua vita nel museo veronese ha partecipato alla direzione dei lavori di restauro della Pala di San Zeno di Andrea Mantegna nella basilica di San Zeno a Verona, in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Ha seguito inoltre, con l’ISCR-Istituto Superiore per il Restauro e la Conservazione di Roma, la direzione del restauro della trecentesca Statua equestre di Cangrande della Scala.
Dal dicembre 2010 è Responsabile del Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano, che custodisce una delle più cospicue e significative raccolte di grafica in Italia, composta da 28.000 disegni dal Quattrocento al Novecento.
Dal 2013 fa parte del International Advisory Committee of Keepers of Public Collections of Graphic Art, un comitato internazionale composto dai responsabili delle collezioni pubbliche di grafica.
Tra i suoi contributi scientifici si ricordano uno studio sulla storia del collezionismo veronese di pittura fiamminga e olandese (Mill’altre meraviglie ristrette in angustissimo spacio, edito nel 2001); la cura della mostra dedicata a Paolo Farinati (1524-1606). Dipinti, incisioni e disegni per l’architettura; la cura del Catalogo generale dei dipinti e delle miniature del Museo di Castelvecchio. I. Dalla fine del X all’inizio del XVI secolo, edito nel 2010, insieme a Palola Marini e a Gianni Peretti; e la cura della mostra Simone Peterzano e i disegni del Castello Sforzesco, svolta al Castello Sforzesco di Milano nel 2012.
Nel 2013 ha avviato le ricerche e il progetto di mostra per il centenario della morte di Umberto Boccioni, con la collaborazione di Agostino Contò. Il progetto espositivo, inaugurato a Palazzo Reale dal 23 marzo scorso e aperto sino al 10 luglio, ha come filo conduttore il corpus dei disegni di Boccioni della collezione del Castello Sforzesco e i documenti veronesi per la prima volta presentati al pubblico.