5 speakers per I5 minuti ciascuno

 

Beatrice Lambertini

DSA e Superpoteri

Ciao a tutti, mi chiamo Beatrice Lambertini, ho 19 anni e abito a Bologna. Fin dalle scuole elementari facevo molta fatica in matematica e ricordo che quando la maestra entrava in classe mi veniva ansia, non riuscivo quasi a respirare, per paura che mi chiamasse alla lavagna e mi sgridasse davanti a tutti. Facevo nuoto agonistico, quando andavo ad allenamento non riuscivo a leggere il cronometro e non riuscivo a partire quando mi veniva richiesto. Gli allenatori mi dovevano sempre dare il via. Al tempo delle scuole medie, viste le diverse difficoltà che riscontravo, uno specialista mi ha sottoposto a dei test orali e scritti, ed è risultato che sono discalculica. All’inizio mi sentivo un errore e mi si è abbassata l’autostima. Avevo paura di andare alle superiori e avevo paura di come mi avrebbero giudicato i miei nuovi compagni. Sono stati anni difficili perché io ed altri ragazzi venivamo emarginati e presi in giro. Non volevo più andare a scuola. I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) possono influenzarti non solo a scuola, ma anche nella vita di tutti i giorni. Ma questo non vuol dire essere stupidi, anzi. Le persone con DSA sono intelligenti come gli altri ed ognuno di noi ha il proprio talento. Nella musica ho trovato un mondo bellissimo in cui posso essere me stessa. Una delle canzoni che ho scritto si intitola “Superpotere”, parla di me e di tutti coloro che si sono sentiti diversi ed incompresi. Spero che questa canzone possa aiutare bambini, ragazzi, genitori e chiunque stia attraversando un periodo difficile. A volte cioè che crediamo siano i nostri punti deboli, possono essere invece le nostre più grandi forze e doti. Possono essere i nostri superpoteri. “Sei speciale, non anormale. Hai un superpotere. Si impara ad usare” Così canto e racconto le difficoltà scolastiche di una ragazza (interpreto me stessa) con DSA che col tempo impara a considerare un superpotere quello che gli altri vedono come un disturbo. Questa ragazza impara a concentrarsi sui suoi pregi invece che sui difetti, ricostruendo quell’autostima che aveva perso. La fantasia e la passione per la recitazione la aiutano a studiare, affrontando le pagine di un libro come fossero le parti di un copione. La memoria fotografica compensa la difficoltà nel leggere le note sullo spartito. È così che quello che per gli altri è un disturbo per Beatrice diventa un superpotere. “Una trasmissione reciproca di gioia fra me e le altre persone”. È questa per me la definizione di superpotere. Perché se fai qualcosa che ti piace, trasmetti la tua gioia agli altri che a loro volta te la restituiscono. Proprio quello che mi succede quando recito e canto.

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