Alli Beltrame
Un ufficio in cucina
A 11 anni viveva già con molta inquietudine le giornate tutte uguali scandite dagli orari di scuola, le materie che si ripetevano ossessivamente settimana dopo settimana, le stesse facce ogni mattina. I momenti più amati della sua vita scolastica sono stati gli esami del sangue. Un tragitto diverso, stare con la mamma, la colazione in pasticceria, “Non mi sento bene” per rimanere in giro a fare commissioni e osservare.
Osservava gli adulti che si muovevano per le vie della città, come uno spettatore osserva i dettagli di un’installazione. Wooow. C’era vita sul pianeta, anche tra le 8 e le 16.
“Cosa vuoi fare da grande?”. Non ha mai saputo rispondere in modo chiaro perché la risposta giusta sarebbe stata “Qualsiasi cosa non mi incastri in giornate sempre uguali chiusa in una stanza dalle 8 alle 16.”
Così, dopo il liceo, ha vissuto esperienze di vita e di lavoro sempre nuove: ha ballato e recitato, scritto per la Tv, avviato start up. Non ha mai smesso di formarsi, sempre alla ricerca della fusione perfetta tra passione e libertà.
Il karma con lei è stato, diciamo, creativo. Ha scelto strade alternative per il suo percorso esistenziale. La sfortuna è stata la sua fortuna. Tra mille difficoltà ha sviluppato una qualità su tutte: la resilienza. Sulla resilienza ha creato una professione che ama immensamente, che le permette di non dover scegliere tra figli e carriera, che può svolgere ovunque.
Spesso questo “ovunque” è il luogo che ama di più: la sua cucina.
Dopo lo speech a 5x15 Italia ha un appuntamento importante, con il suo tatuatore. Undici parole su una spalla “Fai quello che puoi, con quello che hai, dove ti trovi.” Delano rulez.
Nota importante: non sa cucinare!
