
Alex Bellini
Quello che ho vinto quando ho perso tutto
Alex Bellini nasce in un paese di montagna, in Valtellina, nel 1978. E proprio dalla montagna Alex apprende la sua prima lezione: rimanere aggrappato alla roccia e tenere duro, cercando sempre un punto d’appoggio anche là dove un appoggio sembra mancare.
È questa filosofia che lo porta, tra il 2000 e il 2001, a partecipare alle maratone più estreme, tra cui la Marathon des Sables. Dal deserto marocchino alle distese ghiacciate: nel 2002 e nel 2003 corre attraverso l’Alaska trascinandosi una slitta, per un totale di oltre 2.000 chilometri.
Ma è con il mare che Alex Bellini entra nella storia: è il primo uomo al mondo ad attraversare il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico in solitaria a bordo di una barca a remi, impresa completata nel 2006, dopo 226 giorni di navigazione solitaria. Questo straordinario risultato è il frutto di quattro anni di preparazione e qualche incidente di percorso. Nel 2004 infatti, durante il suo secondo tentativo di traversata, Alex naufraga sull’isola di Formentera dopo soli 23 giorni. E’ grazie a questa disavventura che apprende importanti lezioni che gli consentiranno, un anno dopo, di coronare con successo il suo grande sogno di attraversare l’Atlantico.
Nel 2008 Alex attraversa a remi anche l’oceano Pacifico, da Lima all’Australia, in 300 giorni. Più recentemente, nel 2011, corre per 5300 chilometri attraverso gli Stati Uniti da Los Angeles a New York in 70 giorni.
Oggi, Alex Bellini sta pianificando la sua prossima avventura: sopravvivere su un iceberg della Groenlandia fino al suo completo scioglimento per apportare un suo personale contributo alla ricerca sul riscaldamento globale. Sarà il viaggio di un uomo su un iceberg, al tempo stesso sarà il viaggio del genere umano sul nostro pianeta. Alla deriva.
E’ autore di tre libri “Mi chiamavano montanaro” (ed. Longanesi 2007), “Il Pacifico a remi” (ed. Longanesi 2010) e “L’avventura e l’impresa” (ed. Marsilio 2013).